Allergie respiratorie
Le allergie respiratorie sono reazioni dovute ad una risposta anomala del sistema immunitario a sostanze volatili (allergeni) che entrano a contatto con l’organismo attraverso l’aria respirata
Le allergie stagionali sono generalmente provocate dal polline e si verificano quindi in quei periodi dell’anno in cui fioriscono le piante. Le allergie croniche sono provocate perlopiù da allergeni con cui si entra quotidianamente in contatto, per esempio il pelo di animale, la polvere o le piume.
Le allergie respiratorie possono manifestarsi con naso chiuso, starnuti, sibili respiratori, prurito nasale e agli occhi. Questi sintomi sono legati alla liberazione di istamina da parte del sistema immunitario. L’istamina causa una serie di reazioni a catena, come edema, congestione nasale e aumento della produzione di muco.
Per conoscere i materassi con copertura anallergica clicca sul banner Cignus
molto interessante questo articolo, ne prenderò sicuramente spunto per il mio blog 😉
le invieremo tramite e-mail tutti i dettagli e i relativi costi
volevo un preventivo per un materasso 210x 160 antiallergico antiacaro e due guanciali grazie
dal corriere della sera http://www.corriere.it
perchè le allergie aumentano in città?
Risponde il dottor Sergio Harari, responsabile del reaparto di Pneumologia dell’ospedale San Giuseppe, di Milano
Innanzitutto dobbiamo tener conto che in questi anni le allergie sono molto aumentate nei Paesi occidentali. Si calcola che ormai circa un adulto ogni 6 sia allergico, uno su 5 soffra di rinite allergica, 1 su 10 accusi una congiuntivite allergica o sia malato d’asma bronchiale. Percentuali molto più alte si registrano nella popolazione pediatrica delle grandi città. Ma se l’inquinamento ha un ruolo determinante nell’aggravare le allergie, più dubbio è che ne possa causare direttamente l’insorgenza, sebbene alcuni studi abbiano segnalato l’associazione tra biossido di azoto (NO2, gas prodotto soprattutto dai motori degli autoveicoli e dagli impianti di riscaldamento) e aumentato rischio di sviluppo di rinite allergica e asma (quello di cui lei soffre). Uno dei meccanismi attraverso i quali l’inquinamento aggrava le allergie è quello di potenziare l’effetto allergenico dei pollini. Il particolato (prodotto soprattutto dai motori diesel), soprattutto il Pm10, può infatti fungere da “spugna” e da “vettore” per i pollini. In pratica le molecole allergeniche vengono “incamerate” alla superficie del particolato e poi trasportate a distanze anche considerevoli rispetto al luogo dove erano state liberate, e il loro effetto viene così aumentato. Ma i danni causati dallo smog non si fermano qui: è anche provato che i fumi dei veicoli diesel determinano un aumento della sottoclasse di immunoglobuline del sangue (IgE che scatenano e mediano le reazioni allergiche, amplificandone l’azione. Infine l’ozono, le cui concentrazioni sono particolarmente alte nelle calde giornate estive, e anche i particolati e il biossido di azoto, irritano le mucose in genere e quelle respiratorie in particolare, rendendole più “reattive” agli stimoli infiammatori e quindi anche a quelli allergici. L’azione dello smog si combina perciò con quella degli allergeni e agisce a più livelli causando occhi secchi, rossi e irritati, raffreddori frequenti e prolungati nel tempo, comparsa di sintomi asmatici quali tosse, mancanza di fiato, respiro sibilante anche in età solitamente inconsuete e non più giovanili. Proteggersi non è facile: nei periodi di grandi fioriture chi soffre di allergie dovrebbe evitare parchi e giardini riparandosi in luoghi chiusi, ma anche qui l’inquinamento indoor può giocare a sfavore. Purtroppo la cosa migliore è rassegnarsi e curarsi bene, affidandosi a cure specialistiche: i centri sono numerosi e molte le strutture di buon livello. L’importante è che la diagnosi sia corretta, le possibilità di cure efficaci sono poi tantissime: antistaminici di ultima generazione, cortisonici e broncodilatatori spray, colliri e anche, in alcuni casi, la terapia desensibilizzante con i vaccini.