Il cattivo riposo è causa di irritabilità, stanchezza oltre che essere l’antitesi del benessere. Per dormire bene non è solo importante scegliere il letto giusto, allestire l’ambiente più accogliente scegliendo per la camera da letto colori rilassanti, tessuti morbidi per le lenzuola, magari sempre profumati di bucato, creare il rituale del sonno più efficace, ma serve anche curare la postura.
Non sempre è facile, visto che quando dormiamo assumiamo posizioni diverse e spesso sbagliate, e spesso dovute agli “acciacchi” degli anni ( mi piacerebbe dormire in quella posizione ma non posso più… ho la cervicale !!! , dormivo di pancia ma da quando ho preso peso… !!! ) con qualche suggerimento però si può migliorare ed eliminare almeno quel dannato mal di collo con cui ci svegliamo ogni mattina.
Scegliere il guanciale giusto è il primo passo. Deve garantire sostegno ma mantenere la colonna vertebrale allineata ed evitare qualunque tensione muscolare durante l’uso. Se sentiamo che il collo è in tensione non è il cuscino giusto per noi. È bene che ciascuno scelga il proprio guanciale anche se il letto matrimoniale apparirà esteticamente bizzarro con due cuscini magari completamente diversi per forma e altezza.
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Chi fa Sport e si allena di sera può trovare più difficile prendere sonno dopo l’allenamento, specialmente se si finisce molto tardi. E’ importantissimo curare la fase dello stretching per favorire il rilassamento dei muscoli, aiutandoci anche con una doccia calda ed eventualmente un leggero massaggio per favorire la distenzione delle fasce muscolari e agevolare il riposo notturno. E’ certamente importante per un buon sonno scegliere il materasso più adatto alla nostra corporatura e alla posizione che assumiamo durante il sonno.
Aprile, dolce dormire e i proverbi non sbagliano mai…. Con l’arrivo della primavera, infatti, l’orologio interno del nostro organismo ha bisogno di almeno una settimana per resettarsi e abituarsi all’aumento della temperatura e delle ore di luce. E il miglior modo per sincronizzare il meccanismo biologico con quello naturale è senza dubbio quello del riposo. Inutile cercare di ribellarsi alla natura, forzandosi a restare svegli o a cimentarsi in giornate frenetiche, meglio avere pazienza. E assecondare i bisogni del nostro organismo: si tratta di pochi giorni, dopo di che l’orologio interno prende il ritmo giusto e si allinea alla bella stagione, e sonno e stanchezza vanno via.
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Aprile dolce dormire. Cosa succede, però, quando le palpebre si socchiudono e ci si fa cullare dolcemente tra le braccia di Morfeo? Medici e scienziati affermano che durante le ore di sonno alcune cellule cerebrali hanno un’attività di 5-10 volte maggiore rispetto alla veglia, confermando così che il sonno è un processo fisiologico attivo che coinvolge diverse componenti del sistema nervoso centrale ed autonomo dell’uomo. Del resto, ciò che è certo, è che un adeguato sonno è biologicamente necessario proprio a sostenere la vita.
Dormire, per il nostro corpo, è importante quanto nutrirsi o dissetarsi. Il sonno è fondamentale per l’ organismo per l’efficienza del sistema immunitario, per la salute in generale, per la crescita e per le corrette funzioni organiche. Quando si dorme, infatti, avvengono una serie di processi fisici e psichici che, rallentando tutte le attività del corpo e del cervello, permettono all’intero organismo di riposare. La mancanza di riposo, oltre ad interferire con i processi di crescita e ridurre le difese immunitarie, produce effetti negativi sulla concentrazione, sulla capacità di decisione e sull’efficienza.
Le caratteristiche caratteriali personali, sembra possanoinfluenzare il sonno. Una persona estroversa, energica, ambiziosa e sicura di sé generalmente dorme meno ore di un soggetto che facilmente si preoccupa, un po’ agitato e creativo.Esistono quindi soggetti che necessitano di meno ore di sonno rispetto ad altri, ma che pur dormendo soltanto 4 o 5 ore per notte, si sentono bene e riposati come chi ne dorme 9.
Che siano 5, 8, o 9 ore il nostro consiglio è passarle su un materasso comodo, adatto alla posizione in cui dormite e con il supporto di un guanciale anallergico, che sappia sostenere la cervicale e che vi aiuti a meglio riposare.
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Ogni essere umano passa un terzo della propria vita a dormire. Questo tempo ha un effetto vitale sui rimanenti due terzi della vita. La qualità e la durata del nostro sonno influiscono su tutto ciò che luogo nel mondo dei svegli.
Per molti il fatto che si debba dormire è una perdita di tempo. Questo tipo di persone preferisce avere un intenso programma giornaliero per poi cedere al sonno solo quando sono estremamente stanchi. Al contrari molti altri, considerano il sonno molto importante e darebbero qualsiasi cosa per una buona notte di sonno. Senza dubbio il sonno è essenziale per avere mente e corpo sani. Secondo William Dement, fondatore del primo centro di ricerca sul sonno presso la Stanford University (USA), “il sonno sembra essere il più importante indicatore di quanto a lungo vivrete”. Deborah Suchecki, ricercatrice presso un centro di ricerca sul sonno di San Paolo, in Brasile, osserva: “Se la gente sapesse cosa avviene in un organismo privato del sonno, ci penserebbe due volte prima di concludere che il sonno è una perdita di tempo o che è solo per i pigri”.
Cerchiamo allora di saperne di più sul sonno e su come fare per migliorarlo a beneficio del nostro corpo. Cosa esattamente faccia perdere coscienza e prendere sonno è ancora un mistero. I ricercatori hanno comunque stabilito che il sonno è un processo intricato che è regolato dal cervello e ubbidisce a un orologio biologico 24ore su 24. Sono due i tipi di sonno che si distinguono: il sonno REM (dall’inglese rapid-eye-movement, movimenti oculari rapidi) e sonno non-REM (non rapid-eye-movement). Il sonno non-REM si può suddividere in quattro fasi o stadi di sonno progressivamente più profondo. Durante una buona notte di sonno diverse fasi di sonno REM si alternano con fasi di sonno non-REM.
La scienza ci dice che in media l’uomo ha bisogno di dormire circa otto ore per notte. Ma dagli studi risulta pure che i bisogni di ciascuno variano notevolmente. Una buona notte di sonno permette di stare svegli e concentrati per tutto il giorno.
Ecco che allora diventa importantissimo la qualità del letto e materasso in cui dormiamo!
Il letto può dunque esservi amico o nemico. Passando su di esso un terzo della propria vita il letto non durerà in eterno.
Normalmente un letto è efficiente per circa 10 anni. Forse durerà meno nel caso di chi è piuttosto pesante. Tenete anche conto del fatto che i gusti e le esigenze cambiano con il passare degli anni. Nel decidere se vi serve un letto nuovo, chiedetevi: ‘Mi sveglio con il torcicollo e col mal di schiena? Il letto è troppo piccolo? Sento qualche molla o qualche sporgenza? Sento dei cigolii quando mi muovo? Io e il mio coniuge scivoliamo l’uno verso l’altro senza volerlo? La rete del letto è instabile o infossata? I piedi e le rotelle sono consumati?’ Dalla risposta a queste domande vi renderete conto se è ora di comprare un letto nuovo.
Un buon letto dev’essere comodo e fornirvi un sostegno adeguato, oltre a soddisfare le vostre particolari esigenze e i vostri gusti. La maggior parte dei letti sono costituiti da un materasso e una base su cui esso poggia, ma il segreto del comfort sta nel materasso!
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Dopo Il grande libro del mal di schiena gli specialisti di Humanitas pubblicano Il grande libro della cervicale (edito da Rizzoli), di Paolo Gaetani e Lorenzo Panella, a cura di Edoardo Rosati.”L’intento della nuova opera – spiega il dott. Gaetani, specialista di Neurochirurgia in Humanitas – è simile alla precedente: accompagnare chi soffre di dolori al collo e alla cervicale lungo tutto il percorso di diagnosi e cura.
Si tratta di un disturbo molto diffuso, con un’incidenza sulla popolazione e in termini di perdita di giornate lavorative elevata quasi quanto quella del mal di schiena. Tuttavia esistono molti dubbi su come muoversi, non ci sono infatti linee guida riconosciute da tutti sui trattamenti da adottare”.
La guida di Gaetani e Panella affronta tutti gli aspetti della diagnosi e delle terapie, con una forte attenzione dedicata alla prevenzione, alla riabilitazione, alla postura, agli esercizi da eseguire. Ma anche a un problema molto comune, legato al mal di collo, le vertigini.
“È il primo manuale sull’argomento scritto in stretta collaborazione da un fisiatra, il dott. Panella, e un neurochirurgo – continua il dott. Gaetani -. Con il dolore al collo comincia un percorso, lungo il quale il paziente deve essere seguito passo passo e deve evitare i tipici errori commessi da chi è mal consigliato”.
Qualche esempio? “Nella fase diagnostica – sottolinea lo specialista – spesso si concentrano i passi falsi, come fare esami inutili e troppo precoci. Nel caso dell’ernia cervicale, ad esempio, il consiglio è quello di avere pazienza e aspettare almeno tre mesi prima di intervenire, per verificare la risposta alle terapie non chirurgiche”.
Gli esperti spiegano che meno del 10 per cento dei pazienti con il mal di collo arriva al bisturi, tutti gli altri devono puntare su farmaci e fisioterapia, sulla riabilitazione come cura. “La riabilitazione deve essere centrale – conclude il dott. Gaetani -, il nostro consiglio è di non precipitarsi con la chirurgia, in questo senso il libro dà indicazioni molto precise”. Il grande libro della cervicale dedica anche un ampio capitolo alla dettagliata descrizione, anche con illustrazioni, delle posture corrette e degli esercizi da fare. Oltre che alla “patologia del pc”, cioè i disturbi causati dall’uso prolungato e non corretto del computer, dalla prevenzione del dolore, agli errori da evitare, alle regole da rispettare.
Fonte: Redazione Humanitas
Noi possiamo solo invitarvi a mantenere una giusta postura durante il sonno aiutandovi con il materasso e il guanciale più adatto a voi.
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È molto lontano il rumoroso e spigoloso paglione in foglie di granoturco che fu mio giaciglio di campagna dai miei zii contadini romagnoli o i sommier della borghesia ottocentesca, a molle e crine di cavallo, durissimi e nidi ideali di tutte le bestie casalinghe.
Sopravvivono ancora i materassi di lana, da far cardare ogni 2, 3 anni nel cortile, materassi che rappresentavano la sicurezza ed il patrimonio della casa,da tramandarsi si padre in figlio, inquilini indesiderati compresi.
Fanno parte di un recente passato anche le tavole messe tra rete e materasso (duro è bello) perché il letto rigido e dritto “fa bene alla schiena” ed è anche politically correct se la tavola è una vecchia porta.
Tutte queste favole rurali o metropolitane hanno ceduto il passo a un atteggiamento consapevole che dice che ogni individuo è differente (alti, bassi, magri), che i modi di dormire sono differenti (supino, prono, di fianco, sa soli, in compagnia), che i modi di star sveglio sono molti (leggere, guardare la televisione, coccolare i bambini…). C’è poi la variabilità nel tempo che dice che un individuo non tiene lo stesso comportamento rigidamente e per sempre. Alcune volte va a letto affaticato dopo un intenso esercizio fisico, altre insonne e preoccupato, altre ancora con qualche acciacco. Qualche volta è ammalato e costretto per lunghe ore nel letto, che in questo caso diventa anche ricettacolo degli oggetti di intrattenimento che formano un mondo provvisorio e consolatorio, per non parlare di situazioni più impegnative e durature come le lunghe malattie e la vecchiaia o condizioni transitorie come la gravidanza o i traumi (pensate solo ad un banale “colpo della strega”) che ci possono imporre un uso intenso e insolito del letto.
Temo di aver gettato nella disperazione chi credeva di essere nel giusto pensando che un letto fosse semplicemente un letto e non un problema esistenziale. Non spaventatevi! Anche l’automobile all’inizio del secolo era solo un mezzo un po’ grezzo per spostarsi, prodotta praticamente in un solo modello ( che si chiamava probabilmente Ford), mentre oggi è un oggetto estremamente diversificato, complesso, specializzato e ricco di suggestioni. Anche il letto seguirà fatalmente (e giustamente) lo stesso destino. Ci sarà il letto adatto per ciascuno ( e c’è già) e ci saranno i mezzi perché si possano scegliere letti giusti in funzione delle esigenze del soggetto (in questo campo molto articolato e pieno di pregiudizi, si sta lavorando).
E in effetti nel tempo il letto da semplice giaciglio si è sviluppato come sistema formato da alcune componenti fondamentali: il sostegno (rete), la parte accogliente (materasso, cuscino) e la parte avvolgente (lenzuola, coperte). Ancora più rispondente sarà il letto quando si parlerà non solo dei singoli componenti, ma del sistema letto che è il vero obiettivo della ricerca sul comfort. Gli individui dormono bene o male e non sanno,ne vogliono sapere, le problematiche della rete, gli aspetti tecnici dei materassi, quelli dei cuscini e delle coperte. Dormono bene o male e basta.
D’altronde chi utilizza un’automobile si accorge se è stabile, confortevole, dura dad guidare, ecc. e non come e se funzionano gli ammortizzatori, i pneumatici, il servosterzo.
Sono i ricercatori che si devono occupare separatamente dei vari componenti per esigenze di analisi, di certificazioni e di qualificazione dei prodotti, per poi ricomporre tutti gli aspetti sinergici e dare risposte serie, semplici e chiare agli utenti il cui unico sacrosanto obiettivo è di dormir bene.
Ma come effettuare la scelta giusta?
[…] ci appare come un pacco più o meno ben foderato, che non si sa cosa racchiuda, e naturalmente operare la scelta solo in base alla qualità della fodera vuol dire essere certi di commettere errori colossali sul piano della salute e del comfort.
Per fortuna per guardare dentro al pacco e definire la qualità dei materassi vi sono tecniche, tecnici ed enti specializzati in grado di descrivere e certificare le caratteristiche che distinguono un prodotto buono da uno meno buono o cattivo.
Anche le caratteristiche di comfort dei materassi sono ben note: riguardano l’affondamento, l’accoglimento e la risposta elastica; sono misurabili e documentabili. sono state definite in seguito a ricerche sulla deformazione dei vari tipi di materassi sotto la sollecitazione del peso del corpo umano. L’obiettivo è stato di valutare qual è il tipo di supporto che consente alla colonna vertebrale dei differenti soggetti di mantenere la sua curvatura naturale, il che è garanzia che le fasce muscolari non debbano correggere la posizione e possano essere inattive, cioè rilassate, cioè in riposo.
Per ogni conformazione corporea si può quindi individuare il prodotto teoricamente giusto. Una prova empirica consigliata consiste nel far passare un braccio fra corpo steso e materasso: se passa con difficoltà il materasso è troppo morbido, se passa con troppa facilità il materasso è troppo duro. Questa situazione può essere valutata rigorosamente quando il soggetto giace supino sul materasso in posizione analoga a dei manichini dei manuali. Ma l’uomo, abbiamo visto, ha comportamenti vari e variabili e non assomiglia molto ai manichini. La complessità e variabilità delle situazioni chiedono il giudizio individuale che contiene in se tutti gli elementi soggettivi e comportamentali difficilmente semplificabili e classificabili. In ultima analisi è necessario, per effettuare una scelta oculata, provare il materasso, non diversamente da come si fa quando si acquista un abito.
Ma la prova sarà inevitabilmente breve e disagiata. Non si può certo andare nel negozio specializzato in pigiama, con un set di lenzuola e il bicchiere d’acqua per la notte! Il materasso potremo provarlo vestiti e per pochi minuti; è accertato che questa breve prova sarà comunque sufficiente per effettuare dei confronti e per farsi un’idea abbastanza precisa di cosa fa per noi.
Questa guida alla scelta sarà da associare al giudizio di chi ha guardato per noi dentro al pacco, ha valutato le caratteristiche del materasso e poi le ha confrontate con le caratteristiche dell’uomo. Naturalmente le persone a cui delegare la nostra salute devono essere serie e preparate e devono godere della nostra massima fiducia.
Tratto da “la qualità del dormire”
Luigi Bandini Buti
lettura interessante, divertente e consigliata!!!! come è consigliato dunque provare il materasso prima dell’acquisto.. Niente televendite, niente acquisti per corrispondenza, niente materassi uguali a quelli dell’amica/o .. ognuno di noi abbisogna del materasso ADATTO
Vi attendiamo per una prova , senza impegno,
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I materassi della linea cignus che portano il simbolo Q del Consorzio Produttori materasso di qualità, sono statai in fase di “preserie – preproduzione” testati dal CATAS secondo norme EN 1957:2000, portando i cicli di affatticamento da effettuare da 30.000 a 45.000, tenendo come range di riferimento quello che viene richiesto dalle norme. in tal modo i prodotti subiscono un 50% in più di stress, ma devono avere prestazioni pari a quello che la normale prova richiede.
Si comprende perchè Cignus è sicura dei suoi prodotti a marchio Q, così come il cliente può scegliere a occhi chiusi il Prodotto che ha il DOC del Materasso: la Q del Consorzio produttori materassi di qualità.
per provare i materassi Cignus vi attendiamo nel nostro centro Cignus a Lissone
Il dolore cervicale è forse uno dei dolori più comuni che si possono manifestare nelle persone. Quasi tutti abbiamo avuto problemi cervicali e sono solo pochi i casi in cui abbiamo avvertito un dolore cervicale dovuto da problemi ossei, cartilaginei, etc. La maggior parte dei problemi al nostro tratto cervicale è dato da contratture dei muscoli circostanti. Essi contraendosi comprimono il nostro tratto cervicale provocando appunto dolore, cervicalgia.
Ma come mai abbiamo spesso i dolori cervicali? Bisogna subito specificare che il tratto cervicale è uno dei più esposti a contrazioni dovute allo stress per esempio. Nel momento in cui uno dei muscoli del collo si contrae fa perdere parzialmente il sostegno al collo che si comprime, comprimendosi può crearci dolore alle braccia, alla schiena, alla testa, dipende da quanto è forte la compressione e da che punto del tratto cervicale si manifesta. Addirittura i muscoli tendono anche a bloccare certe vertebre cervicali ed a ruotarle.
Da questo momento in poi tratteremo il dolore cervicale chiamandolo impropriamente cervicale e basta. Infatti è entrato nell’uso comune chiamare cervicale qualche cosa che ci porta a blocco, dolore, indolenzimento o schiacciamento del collo. Il fenomeno più comune è la mancanza di rotazione che ci impedisce di muovere bene il collo, questa è dovuta dall’irrigidimento delle ultime tre vertebre del tratto cervicale vicino alle spalle.
Attenzione a prendere con leggerezza questi dolori cervicali, se si protraggono nel tempo possono creare situazioni croniche, infiammazioni ed usure dei dischi, è bene quindi capire le cause della cervicale e cercare di porre subito rimedio ad un disturbo comune, fastidioso e doloroso. [rif. http://www.lacervicale.com/dolore-cervicale.html]
La prima mossaè quello di avere un guanciale che grazie alla sua forma garantisca il sostegno del peso, sgravandone il compito alla cervicale, meglio se il guanciale evita le pressioni eccessive, scegliete quindi modelli in lenta memoria. Ma il guanciale non basta perché se la vostra posizione di riposo è di fianco, la spalla se non accolta dal materasso in modo adeguato verrà compressa, mantenendo la muscolatura contratta e non rilassata. Risulta importante a questo punto analizzare anche il materasso, al fine di comprendere la capacità di accogliere la zona spalla o le scapole, per donare un effetto decomprimente necessario al rilassamento dell’apparato muscolo scheletrico della cervicale
È quindi essenziale a questo punto decomprime e rilassare la muscolatura, togliendo perlomeno nelle ore notturne, al tratto cervicale l’esigenza che sostenga il peso della testa e del collo.
Dalia un esempio di Guanciale a forma cervicale (prodotto da Cignus)
Materasso geoflex modello Ergoduo un esempio di materasso con un lato portante e l’altro anatomico con tre posizioni di riposo (prona, supina, di fianco – prodotto da Cignus)
Rivenditore autorizzato Cignus Dinotte
Domus arredi Via Pascoli 39 20035 Lissone (Monza e Brianza) tel 039794790
I materassi Cignus sono studiati con precise curve che seguono la fisiologia del corpo al fine di ottenere supporti che defatichino la struttura muscolare, sottraendola dal giogo del peso corporeo, grazie alla distribuzione equilibrata sulla superficie del materasso dello stesso, attraverso l’utilizzo di materiali con densità e portanze adeguate La sinergia tra guanciale e materasso permette di alleviare e prevenire i dolori alla cervicale che nella maggior parte dei casi sono dovuti a contratture croniche della muscolatura che ne fa da sostegno
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